VISITA AL MUSEO EGIZIO

La visita al Museo Egizio era attesa da tempo. Dopo due anni in cui gli eventi ci hanno impedito di fare gite e viaggi di istruzione, siamo finalmente ripartiti alla grande e decisamente non vedevamo l'ora di saltare su un treno e viaggiare alla volta di Torino per esplorare uno dei musei più visitati al mondo e tra i primi tre per l'arte e la cultura dell'antico Egitto insieme al Museo del Cairo e al British Museum di Londra.

Foto di rito: tutto il gruppo davanti al portone del museo. I ragazzi della classe 4 di Ozzano e di Rosignano tutti insieme

I due amiconi

Le due amicone

Un piccolo briefing prima di entrare: la guida ci spiega alcune semplici ma importanti regole di comportamento all'interno di un museo. I reperti sono così antichi e delicati da meritare grandi attenzioni da parte di tutti per fare si che questo enorme patrimonio storico-artistico possa essere preservato e fruito ancora da tantissime persone.

Ci hanno dato delle piccole radio con un auricolare per permettere alla guida di poter essere ascoltata da tutti senza alzare troppo la voce. Il museo è sempre molto frequentato e sono tanti i visitatori e le scolaresche che circolano per le sale ricche di reperti

Il nostro primo incontro con le mummie

Il copricapo di questa statua ci fa capire che si tratta di un faraone dell'Alto Egitto che, tradizionalmente indossava la corona bianca

La barba posticcia, che veniva indossata dal faraone durante le cerimonie religiose, era considerata un attributo degli dei

Guardiamo affascinati queste splendide statue

Il museo possiede una collezione ricchissima di papiri, alcuni dei quali sono esposti al pubblico. Grazie alla scoperta della stele di Rosetta nel 1799, una lastra di pietra con inciso un decreto del faraone in tre lingue (geroglifico, domotico e greco antico), gli egittologi sono riusciti a decifrare la scrittura degli antichi egizi, cosa che ha permesso di ampliare enormemente le conoscenze su questo popolo.