An Halloween story
Pubblichiamo di seguito il secondo dei racconti vincitori del concorso "Racconti spaventosi prima di dormire" indetto dalla biblioteca di Treville.
L'autore è Tobia Lenti della classe quinta.
Halloween.
di Tobia Lenti
Capitolo I
Era la vigilia di Halloween ed un gruppo di tre
ragazzini si era riunito davanti alle scuole medie di Rockland, un piccolo paese
nel Maine.
Greg disse :"Quest'anno venite alla casa
dell'horror? Sarà superspaventoso!", Gio rispose: "Sì, di sicuro!
Non so se riuscirò a resistere fino a domani." e Tom aggiunse: "Sì, hai ragione, a me
piacciono le case da brividi. Sapete dove si trova, ho saputo che l'hanno
spostata, mi hanno detto in via della nave di ghiaccio al numero 1: sapete
dov'è?".
Gio disse incredulo: "Non sarà mica dove Edward
Teach disse di aver visto la nave di ghiaccio degli scheletri?".
Duecento anni prima, Edward Teach, un pirata mezzo pazzo,
aveva raccontato di essere stato attaccato da un orda di scheletri su di una
nave di ghiaccio. Riuscì a sconfiggerli, con l'aiuto della sua ciurma, e gli
uccise tutti tranne uno che scappò via con la nave. Questa storia diventò
leggenda per la città di Rockland e tutti, specialmente i ragazzini appassionati
di storie horror, la conoscevano.
Capitolo II
Il giorno dopo, il gruppo si attrezzò per andare alla casa
dell'horror con: torce elettriche, una corda e ... acqua e panini come spuntino
di mezzanotte.
Gio non dimenticò il suo kit antimostro: aglio, sale
marino, acqua benedetta, ed una medaglietta di argento presa di nascosto dalla
nonna.
Partirono con lo zainetto che stava per scoppiare sulle
loro biciclette. Ci volle una buona mezzora di dura salita: Greg, campione di
ciclismo della scuola, superò gli amici e Tom e Gio si sforzarono a stagli
dietro.
Arrivarono tutti al numero uno di via della nave di
ghiaccio sbuffanti e sudati: il sole era quasi tramontato, era quasi del tutto
buio. Legarono le bici ad un albero, pagarono il biglietto d'entrata e si
trovarono nella casa stregata: una vecchia abitazione abbandonata.
Spaventati, fecero il primo passo verso quello che
sembrava un labirinto. La porta dietro di loro si chiuse all'improvviso.
Buio, solo pochi lumini diffondevano una leggera luce da brividi.
Gio disse: "Proprio come nei film!".
Continuarono a camminare nel labirinto, stava iniziando a
piovere: si sentiva il soffio del vento passare dalle finestre malconce e il
ticchettio della pioggia che sbatteva sul vecchio tetto di legno.
Un fulmine improvviso illuminò la stanza ed un colpo di
vento spalancò le finestre e spense i pochi lumini accesi.
Presero le torce. Sentirono dei passi avvicinarsi. Gio,
con voce tremante, disse: "Tra-nquilli. Sarà un'attrazione della casa
dell'Horror, non sarà niente.".
Capitolo III
Due occhi di fuoco, dei passi inquietanti e ... :
"Il vostro tempo è quasi finito.", disse il cassiere, "vi siete
spaventati eh? Ahahah."
In fretta completarono il giro ed uscirono dalla casa
stregata.
La luna illuminava il mare, si avvicinarono alla
scogliera e video, ormeggiata, la nave di ghiaccio. Si girarono impauriti per
riprendere le biciclette ma, davanti a loro, a sbarragli la strada, c'era uno
scheletro: il cuore pulsante tra le costole, qualche brandello di carne aggrappata
alle ossa logore e due occhi da fantasma.
Si misero a correre a gambe levate e si nascosero nella
casa stregata. Il cassiere gli gridò dietro: "Fermatevi, non avete pagato
il biglietto!", ma appena si girò per prendere la torcia vide lo scheletro
dietro di lui che si avvicinava velocemente. Si mise a correre anche lui dietro
ai ragazzi e li raggiunse. Scapparono e si nascosero nella cabina armadio della
camera da letto.
Lo scheletro, arrabbiato, entrò nella stanza e quando gli
passò davanti, loro, aprendo la porta silenziosamente, scapparono chiudendolo
dentro la camera.
Lo scheletro sfondò la porta senza alcun problema. Tom
disse: "Ho un idea, Gio: usa il tuo kit antimostro!". Gio provò a
scagliare contro lo scheletro l'aglio, ma non ottenne nessun risultato, provò
allora con l'acqua benedetta... nessun risultato, poi provò con il sale e ...
lo scheletro si fermò per un attimo, emise un gemito di dolore, ma poi riprese
ad inseguirli. Uscirono dalla casa stregata, slegarono le bici e partirono, ma
il mostro, inseguendoli, riuscì ad afferrare Greg. Tom e Gio tornarono indietro per salvare
l'amico che lo scheletro stava per buttare dalla scogliera.
Lo scheletro lo scaraventò giù prima che potessero
arrivare a fermarlo, ma Tom lanciò la corda giù dalla scogliera appena in tempo
per salvarlo. Greg si tirò su, ma a quel punto lo scheletro prese Gio che, per
difendersi, gli lanciò il sale negli occhi. Lo scheletro mollò la presa e,
perdendo l'equilibrio, cadde giù dalla scogliera.
I tre amici fecero un respiro di sollievo: erano salvi.
Almeno così credevano poichè, tra le onde del mare, videro la nave di ghiaccio
allontanarsi e lo scheletro infuriato guardarli minaccioso.
Forse tra duecento anni lo scheletro sarebbe ritornato
per la sua vendetta, ma sarebbero stati forse i nipoti dei loro nipoti a
vedersela con lui.
FINE
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